ProvenancePossibly painted for Pope Urban VIII (Maffeo Barberini), Rome (1626–27) [1]; his nephew, Cardinal Francesco Barberini (1597-1679), Rome (from 1627 [June 24]; inv., 1626–31, no. 268; inv., Coppiere 1627, no. 2, Un Quadro grande alto p.mi 12 largo p.mi 9. [268 x 201 cm] Con San Michelangelo con cornice tutte dorate con Api e Soli rabescate di mano del Cav.e Giuseppino.”; inv., 1631, no. 268); his brother, Don Taddeo Barberini, Palazzo Barberini, Rome (until d. 1647; posthumous inv., 1649, no. 59, in the “Stanza à mano dritta della Sala,” “Un’ altro quadro di S. Michelarcangelo con cornice intagliata e dorata, e fogliami nel frescio di palmi 12 in circa alto, e largo palmi 10 in circa [268.1 x 223.4 cm]”); his son, Carlo Barberini (1630–1704), later Cardinal, Palazzo Barberini alle Quattro Fontane, Rome (1647–53; renounced his primogeniture and princedom of Palestrina upon elevation to the cardinalate); his brother, Maffeo Barberini, Principe di Palestrina, Palazzo Barberini alle Quattro Fontane, Rome (1653–d. 1685; posthumous inv., 1686, no. 50, “Un quadro p alto d’ un S. Michel’ Arcangello Demonio alli piedi alto p. 9, é largo p.i 6 [201 x 134 cm] in circa con cornice intagliata, e’dorata mano del Cav.re Gioseppe d’Arpino”); his son, Urbano Barberini, Principe di Palestrina, Palazzo Barberini alle Quattro Fontane, Rome (1685–d. 1722); his daughter, Cornelia Constanza Barberini, Principessa di Palestrina (1716–1797) and Giulio Cesare Colonna di Sciarra, Principe di Carbognano (1702–1787), Palazzo Barberini alle Quattro Fontane, Rome (1722–d. 1797; inv., 1730, no. 3508, in the “Terza Stanza della Fontana,” “Un Quadro per alto di un S. Michele Arcangelo con il Demonio sotto i Piedi alto pmi 9, largo pmi 6 con cornice intagliata, e dorata mano del Cavr. d'Arpino 70 [scudi]”) [2]; their son, Carlo Barberini-Colonna di Sciarra, Principe di Palestrina (1735-1819), Palazzo Barberini alle Quattro Fontane, Rome (1797–d. 1819; invs., 1812, 1817, no. 21 “San Michele Arcangelo, di Vovet, e per dir meglio del cavalier d’Arpino”